Mi chiamo Beatrice e vorrei raccontarvi la mia storia.
Fin da piccola sono sempre stata una ragazza tranquilla, che viveva la sua vita in un piccolo paesino, senza pretendere tanto. Andavo bene a scuola, ero obbediente ai genitori, frequentavo la chiesa, insomma una classica normale ragazza. Crescendo, cominciai a instaurare nuovi rapporti d’amicizia con i miei compagni di classe e queste persone cominciavano a far parte della mia quotidianità. Con loro condividevo non solo le giornate, ma anche i miei pensieri, le mie avventure ed esperienze. Erano persone con cui pensavo di stare bene e di valere qualcosa per loro, di valere finalmente qualcosa per qualcuno. Man mano che il tempo trascorreva, e secondo me si instauravano forti legami, mi resi conto di come loro mi portavano a compiere azioni che io non volevo fare o che sapevo essere sbagliate. Cominciai ad essere simile a loro, a parlare, a fare come loro. Mi stavano plasmando, senza che io me ne accorgessi. Anzi ogni giorno mi chiedevano sempre di più ed io pur di farmi accettare lo facevo senza pormi tante domande, pensando che prima o poi ne potevo uscire. Diventai più nervosa ed ero sempre arrabbiata, soprattutto con i miei genitori che invece mi hanno sempre dato insegnamenti cristiani. Ascoltavo solo quello che dicevano i miei coetanei e mi sentivo abbastanza grande da poter gestire da sola la mia vita e viverla come volevo. In tutto questo, davo sempre il massimo in tutto e cercavo di controllare la mia vita affinché ogni parte rimanesse in piedi, sia a scuola sia a casa, così da essere a posto con tutti.
Un giorno però, mi scontrai con qualcosa che mai avevo provato e mai avrei pensato potesse succedere a me, ovvero la delusione. Fui abbandonata da chi io credevo il meglio per me, senza ricevere tante spiegazioni. Lì mi sono sentita sola e indifesa. Sembrava che ogni parte della mia vita stesse per crollare e io non avevo più il controllo di nulla. Non sapevo più come reagire e per la prima volta non sapevo cosa fare.
Essendo ormai rimasta “sola”, e cercando di capire dove avevo sbagliato mi resi conto che in tutto questo tempo avevo dimenticato qualcosa. Qualcosa che da sempre mi era stato insegnato: amare Dio. Così non avendo niente da perdere e non cercando molte scuse, in semplicità ricominciai a frequentare la chiesa. E un giorno Dio parlò al mio cuore. Io non ero estranea all’ambiente della chiesa, alla bibbia, ma l’avevo sempre messa da parte. Quel giorno compresi appieno che solo Dio mi aveva amato tanto e io non lo consideravo, aveva fatto tanto per me e io l’avevo sempre escluso, sempre messo da parte, sempre fatto di testa mia fino a rimanere da sola e facendomi solo del male. Dio invece era pronto ad ascoltarmi e a non girarmi la faccia, anche se io l’avevo abbandonato. In quell’istante l’amore di Dio riempì completamente il mio cuore e ogni cosa fu messa al proprio posto. In un certo senso ricominciai la mia vita, Dio diede proprio una svolta. Non avevo nessuno accanto, ed era come ripartire da zero. Ma io avevo una consapevolezza in più, che Dio era vicino a me. Io ero una nuova persona: la rabbia, l’orgoglio, il senso di dovere e di controllo scomparvero e giunse la pace, che io cercavo e speravo di poter trovare ovunque. Non solo, ma trovai il vero amico che non mi delude mai. Da quel giorno so che posso fidarmi di Dio e del suo immenso amore, sono accettata e sono sicura che ogni giorno, in ogni circostanza, Lui sarà con me. Oggi Dio offre questa possibilità anche a te. Non aspettare o rimandare più.