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Dio mi ha guarita

Un bel giorno tutto cambiò!

Voglio raccontarti di come Dio è intervenuto meravigliosamente nella mia vita. Mi chiamo Rosangela Triolo, sono nata in Germania in una famiglia di credenti e fin da piccola mi è stato insegnato il timore di Dio e che Lui è un Dio d’amore, ma io non l’avevo ancora sperimentato personalmente. Ero la tipica brava ragazza, con la passione per il canto e per la musica, che non aveva mai fatto nulla di male.

Una mattina, nel mese di maggio del 1997, la vita che fino a quel momento avevo conosciuto cambiò. Improvvisamente, la mia vita è stata messa letteralmente sotto sopra, quella mattina mi alzai dal letto, come tutte le mattine, ma subito mi accorsi che qualcosa era cambiato, qualcosa non stava funzionando come doveva. Dall’occhio destro non vedevo più nulla e la gamba destra era paralizzata e priva di sensibilità. Il panico si impossessò della mia vita perché non riuscivo più a capire cosa stava accadendo, la mia vita era cambiata in un attimo.

Mi portarono immediatamente in ospedale, dove mi ricoverarono con urgenza. Susseguirono diverse visite mediche e indagini diagnostiche – per capire cosa mi stesse succedendo – duranti le quali mi riscontrarono un tumore alla colonna vertebrale all’altezza del collo; inoltre, i miei anticorpi stavano attaccando loro stessi, il sistema immunitario era quasi al collasso. Le visite mediche furono molteplici perché i medici non riuscivano a capire cosa mi stesse succedendo. In ultimo, decisero di farmi anche l’ago aspirato midollare, e il responso, la sentenza umana arrivò, mi dissero: “Rosangela, ci dispiace dirti che oltre al tumore alla colonna vertebrale hai anche la Sclerosi Multipla in stato avanzato e irreversibile, ci dispiace ma al momento non ci sono cure per questa patologia”. Come se questo non bastasse, mi dissero anche che non avrei potuto avere figli. La notizia mi scosse profondamente, ero a pezzi e iniziai a realizzare che questa malattia non dava speranza di una vita lunga. Dopo qualche giorno, considerato che avevo 20 anni ed ero la paziente più giovane lì ricoverata, i medici mi proposero di iniziare una nuova terapia ma era ancora sperimentale e con esiti incerti. Io avevo iniziato a pregare ardentemente il mio Dio per un suo divino intervento, e nel mio cuore sorse un sentimento che mi sospinse a rifiutare questa terapia sperimentale. Passavano così giorni e mesi durante i quali i medici mi somministravano solo del cortisone con la speranza e nell’attesa che io cambiassi idea, ma io rimasi ferma nella speranza e nella certezza che Dio avrebbe operato nella mia vita. In questi mesi difficili non mi è mai mancato il prezioso affetto e la vicinanza di tutti i membri della Chiesa, e in modo particolare di tutti i giovani della comunità di Ulm (Germania) che frequentavo, sono stati una benedizione, un vero e grande incoraggiamento e sostegno nella preghiera. Durante questo lungo periodo di ricovero qualcosa in me era cambiato, il Signore mise nel mio cuore una profonda pace, una pace mai provata prima, e la certezza che solo lui poteva cambiare questa situazione, solo lui poteva cambiare la sentenza che l’uomo mi aveva dato, era lui la soluzione a tutto. Passavano i giorni e il Signore mi stava benedicendo e rafforzava la mia fede in lui, rimasi salda e ferma nella preghiera chiedendo una guarigione completa del mio corpo. Il mio cuore era sereno e fiducioso nel Signore e questa serenità è stata notata oltre che dalla mia compagna di camera, dal personale medico ed infermieristico; mi chiesero come mai ero così serena e per nulla preoccupata. Sfruttai quell’occasione e parlai del Signore e della mia completa fiducia nella sua Onnipotenza, lui era in grado di risollevare la mia vita guarendomi completamente. Ricordo in particolare un giorno, mentre ero coricata nel mio letto con gli occhi chiusi e stavo pregando e cantando lodi al Signore, apersi gli occhi e vidi una schiera di medici tutti attorno al mio letto preoccupati per me, suggerendomi di fare un approfondimento con lo psicologo dell’ospedale; mi misi a sorridere e risposi che non ero pazza ma che semplicemente stavo spandendo il mio cuore davanti a Dio, colui che tutto può.

Con il passare delle settimane la mia fede si rafforzava sempre di più, e iniziai a sentirmi meglio. Non capivo ma il mio corpo stava riprendendo vita, la mia gamba stava riacquistando forza e sensibilità, e anche la vista stava lentamente ritornando. I medici non credevano al mio recupero e continuavano a dire che non era possibile quello che mi stava accadendo, per loro era inspiegabile e pensarono che era solo frutto della mia immaginazione, perché lo stato della malattia era così avanzata che umanamente era impossibile tornare indietro e guarire. Alle loro teorie io rimasi determinata e fiduciosa nel Signore e chiesi con insistenza, perché non volevano acconsentire, di eseguire altri esami approfonditi per dimostrare il mio recupero e che non era frutto della mia immaginazione, e così solo dopo una lunga insistenza, acconsentirono. Gli esiti dimostrarono il recupero, e i medici rimasero scioccati e continuavano a dirmi che quello che mi stava accadendo non era umanamente possibile. La mia fede si rafforzava ogni giorno di più, ma non vi nascondo che tutto questo periodo non era stato facile per me perché avevo dovuto lottare ogni singolo giorno con i miei pensieri che cercavano di abbattermi. Dopo mesi di ricovero arrivò il giorno in cui i medici decisero di dimettermi dall’ospedale perché la malattia stava regredendo completamente, e io mi sentivo decisamente meglio, i sintomi della malattia erano quasi completamente scomparsi, la gamba stava riprendendo completamente la sua funzionalità, e anche l’occhio si stava riprendendo. Dopo qualche giorno dalle dimissioni mi dovetti recare a fare le ultime visite di controllo, e risultò che ero guarita completamente dalla Sclerosi Multipla e anche il tumore alla colonna vertebrale era miracolosamente scomparso. Gloria a Dio! I medici erano tutti sbalorditi e increduli perché ero completamente guarita da una malattia inguaribile per l’uomo. Uscii da quel posto glorificando Dio e provai tanta gioia e gratitudine verso il mio Dio perché aveva cambiato la sentenza dell’uomo guarendomi completamente.

Il Signore è fedele e dopo qualche anno, essendomi sposata, decisi di chiamare  il medico che mi aveva curato per informarlo che stavo aspettando un bambino; questo bambino oggi ha 23 anni e si chiama Simone, il cui nome significa “il Signore ha esaudito le mie preghiere”. Dopo tre anni arrivò anche un altro dono prezioso, Cristian. Dio è Fedele e questa è la mia esperienza. Dio è lo stesso, ieri, oggi ed in eterno, si è usato di questa malattia per cambiare la mia vita e vuole usarsene per dirti, caro lettore, che Dio ha un piano anche per la tua vita, come l’ha avuta per la mia. Qualsiasi sentenza l’uomo possa darti, ricordati di aspettare la risposta di Dio e la sua risposta si chiama Gesù, abbi fede e il coraggio di gridare a lui e sperimenterai l’amore di Dio, l’unico in grado di aprire una via nuova per te. Dio ti Benedica !

Rosangela

“Io riconosco che tu puoi tutto e nulla può impedire di eseguire un tuo disegno.” Giobbe 42:2

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