A qualcuno potrebbe sembrare una domanda insolita, troppo scontata. Eppure non sono poche le persone la cui conoscenza dello Spirito Santo si limiti a qualche – a volte anche spiacevole – modo di dire, o a una vecchia storia studiata da piccoli, al catechismo. E invece è importante sapere che lo Spirito Santo è Dio stesso, e può agire nella vita delle persone in modo meraviglioso.
Chi è e cosa fa lo Spirito Santo
Abbiamo già parlato di Gesù e di come Egli sia, a un tempo, Figlio di Dio e Dio. Alla stessa maniera, per quel concetto che prende nome di trinità e per cui Dio è Uno ma è anche tre Persone, lo Spirito Santo è una Persona, ed è Dio. Un concetto un po’ complicato, che però ben si deduce dalla Bibbia, e che i cristiani accettano perciò con fiducia. Lo Spirito Santo non è una forza astratta, come qualcuno a volte suppone dal nome, ma ha una volontà, delle “emozioni”: la Bibbia, ad esempio, ci suggerisce di non rattristarlo (cfr. epistola di Paolo agli Efesini 4:30).
Lo Spirito Santo sembrerebbe, per molti, fare la Sua comparsa nel libro degli Atti degli Apostoli, nel conosciuto episodio della Pentecoste, ma non è così. In realtà, in quanto Dio, Egli è Eterno, come Gesù, ed era presente già dalla Creazione – “lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque” (Genesi 1:2) – e ancora nell’Antico Testamento, solo per fare un altro esempio, i profeti parlavano proprio perché guidati dallo Spirito Santo. E ancora oggi è pronto a scendere nel cuore di chiunque crede!
Ma cosa significa ricevere lo Spirito Santo? Egli, innanzitutto, convince di peccato (cfr. Giovanni 16:8-9), è protagonista nella salvezza di ogni uomo, nella vita di chi accetta, con tutto il suo cuore, Gesù come suo Salvatore sottomettendosi alla Parola di Dio. Lo Spirito Santo permette di comprendere al meglio la Bibbia, aiuta a piacere sempre di più a Dio, a vivere secondo la Sua volontà, a fare le scelte giuste. “… ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto” (Giovanni 14:26).
Ancora, e citiamo in maniera letterale delle meravigliose parole della Bibbia: “lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili” (Romani 8: 26).
Cos’è il battesimo nello Spirito Santo
“Vi insegnerà ogni cosa”, aveva dunque detto Gesù. Ecco cosa fece lo Spirito Santo! Illuminò le menti dei discepoli, permise loro di considerare con occhi diversi tante cose che Gesù aveva loro detto e che allora erano sembrate come misteriose. Ma non si limitò, e non si limita, a questo. Non vuole essere solo una guida, vuole invadere totalmente la nostra vita attraverso un’altra esperienza che prevede un coinvolgimento totale e che viene chiamata “battesimo nello Spirito Santo”. Fedeli alla promessa del Maestro (cfr. Atti 1:8), i discepoli, assieme ad altri uomini e donne – in tutto 120 – rimasero nell’attesa di una particolare “potenza”. Si trovavano in un solaio durante la festa della Pentecoste quando avvenne qualcosa di estremamente speciale: si udì un forte suono, come un vento, e apparvero nell’aria delle lingue come di fuoco che si posarono sulle loro teste (cfr. Atti 2). Tutti i presenti iniziarono a parlare in lingue differenti, a loro incomprensibili. Questa particolare manifestazione dello Spirito Santo può rinnovarsi ancora oggi. Il parlare in altre lingue, detto “glossolalia”, è solo l’inizio: il battesimo contribuisce a conferire maggiore schiettezza. Dopo averlo ricevuto i discepoli non ebbero più paura di morire e iniziarono a diffondere l’Evangelo, la Buona Notizia a tutti. Già il giorno di Pentecoste vediamo un “nuovo” Pietro, che forse ricordiamo come il pescatore pauroso che aveva precedentemente tradito Gesù, tirare fuori il meglio del suo carattere esuberante, mettendolo però al servizio dello Spirito Santo e parlando davanti ad una grande folla. Con quel suo primo “messaggio” portò tremila persone ad accettare Gesù nella loro vita!
“Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni”. (Gioele 2:28)
Cosa sono i doni dello Spirito Santo
La Bibbia ci parla anche dei “doni dello Spirito Santo” (cfr. prima epistola ai Corinzi 12:1-11). Si tratta di modi in cui Dio si può di volta in volta usare dei vari credenti, attraverso lo Spirito Santo, per operare in maniera particolare. Questi doni dello Spirito vengono divisi in tre categorie.
● Doni di “pensiero soprannaturale”. Il primo, dono di sapienza, in determinate circostanze permette di affrontare e risolvere situazioni in modo inaspettato. Il dono di conoscenza può dare modo di venire a conoscenza di fatti o cose che sono segreti: capita ad esempio che un pastore venga rivestito di questo dono durante una predicazione. Il dono del discernimento degli spiriti è la capacità soprannaturale di distinguere se ci si trova di fronte a uno spirito buono, o cattivo; capire, in precise occasioni, se un’iniziativa, una parola, siano frutto della natura umana, e non divina, o peggio ispirate dal diavolo. È bene tenere presente che parole come “sapienza” o “conoscenza” in questi casi non hanno niente a che vedere con delle doti legate all’intuito o alla logica umana, ma provengono esclusivamente dalla guida dello Spirito di Dio.
● Doni di “potenza soprannaturale”. Il primo è il dono della fede: una fede soprannaturale, speciale, per affrontare particolari circostanze della vita. Il secondo è quello che permette di compiere miracoli, opere fuori dal comune, dalle consuete leggi di natura. Il terzo, di guarigione, dà autorità sulle malattie.
● Doni di “parola soprannaturale”. Questa categoria comprende intanto il dono di diversità di lingue, la capacità di pronunciare parole in una lingua che non è conosciuta da chi la parla, e di solito nemmeno dai presenti, e che viene resa nota mediante l’esercizio di un altro dono, quello dell’interpretazione. Può anche capitare che Dio mandi un messaggio preciso attraverso il dono di profezia, in maniera diretta, cioè tramite la lingua comune a tutti i presenti.
Ogni credente è incoraggiato a far abitare nel suo cuore lo Spirito Santo! Ogni credente è chiamato a chiedere di continuo di essere usato da Dio attraverso questi doni che rappresentano un arricchimento per se stessi e per la Chiesa. Decidere di lasciarsi guidare dallo Spirito Santo significa condurre una vita piena, gioiosa, coraggiosa, che piace a Dio, ricolma di tutti quei doni e quelle virtù che ci permetteranno di affrontare al meglio il nostro cammino sulla terra.