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Come superare l’ansia

Forse ti aspetti una sorta di tutorial. Di quelli che procedono per gradi: primo step, secondo step, e via così. In realtà conosciamo un solo, realistico modo per superare l’ansia, e il nostro articolo potrebbe concludersi assieme alla sua introduzione: fidarsi di Gesù, il Salvatore del mondo. Combattere l’ansia con la fede in Lui.

Vari aspetti dell’ansia

Essere ansiosi è forse una delle caratteristiche del nostro tempo, conseguenza di ritmi di vita serrati. A leggere articoli sull’argomento, come abbiamo provato a fare noi prima del nostro, si trova la conferma che ci siano molteplici aspetti legati a questo tema, e capita anche di ritrovarsi nella descrizione di questa o quella serie di sintomi e situazioni, dalla più semplici a quelle estreme – come gli attacchi di panico -.

Il termine “ansia” può riferirsi, a volte, a certi momenti di stress, a quando ci si sente come “schiacciati dalle cose da fare”, o non all’altezza delle situazioni, delle aspettative degli altri. Ci sono anche stati d’animo ansiosi che rappresentano delle vere e proprie patologie. Si può essere in ansia per il futuro in maniera esagerata e quasi illogica e si possono nello stesso tempo vivere situazioni difficili in cui è inevitabile interrogarsi sul domani, come la diagnosi di una brutta malattia. Esiste un tipo di ansia che per certi versi potrebbe rivelarsi utile, come quella che precede un esame, che di solito aiuta a ottenere una buona performance ma che alcuni non sanno gestire, e vivono malissimo, con conseguenze disastrose.

Periodi particolari come la pandemia legata al Covid 19 hanno probabilmente aumentato il senso di incertezza, di precarietà della vita che si accentua in momenti particolarmente drammatici e di grandi portata – come le guerre – e che forse le ultime generazioni non conoscevano.

Ci siamo accorti che si tratta, quello dell’ansia, di un argomento che viene di solito trattato dedicando molto spazio a cause e caratteristiche ma che, ahimè, offre poi poche soluzioni concrete: medicine, tecniche di respirazione, metodi di pianificazione e organizzazione per ridurre lo stress. Vogliamo fare al contrario. Abbiamo deciso di soffermarci, più che sulle versioni e sfumature dell’ansia, sul come esserne liberati.

Le parole di Gesù sull’ansia

Un giorno Gesù salì su una montagna. Si mise a sedere e pronunciò quel lungo discorso che è conosciuto come “Il sermone sul monte”, tesoro inestimabile di saggezza umana, è vero, ma soprattutto divina. Partendo dal testo chiamato “Le beatitudini”, Egli andò pian piano soffermandosi su mille aspetti della vita dell’uomo. Se sfogliamo la Bibbia, ai capitoli 5 e 6 e di Matteo e leggiamo a caso alcuni dei titoli dei paragrafi incontriamo argomenti come le offese e il perdono, la preghiera, la condanna del formalismo religioso e poi, un piccolo testo su “Le preoccupazioni”. Caratteristica dei nostri tempi, abbiamo detto, ma non solo.

«Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? […] Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno (Matteo 6: 25-27,34).

L’ansia dunque è quasi inutile, perché nessuno, per mezzo di essa, può aggiungere alla propria vita del tempo – altre traduzioni parlano invece di centimetri alla propria statura-: un’argomentazione pratica e razionale, questa, un ragionamento che fila ma che, se fosse stato solo, sarebbe potuto sembrare anche triste, fatalista. Una magra consolazione alla luce di un’esistenza terrena. Un discorso logico ma non umanamente sufficiente. E invece c’è dell’altro. Gesù completa quella logica, cita l’amorevole Padre Celeste, promette cura e protezione. Non c’è bisogno di essere ansiosi e non solo perché, in maniera tirannica, non c’è foglia che si muova senza il volere di Dio, ma perché Egli ha cura, interesse per la vita dei Suoi Figli. Un concetto che dà sollievo: non solo esiste Dio, ma c’è dell’altro: tutto il Suo amore per l’uomo.

Ansia. Come combatterla

Ancora, più avanti nel capitolo di Matteo, leggiamo di Gesù che dice: “Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri “. (Matteo 10:30).

Non si tratta di un modo di dire: Gesù ci parla di una speciale attenzione divina per cui anche i capelli del nostro capo non mancano al Suo appello. Del resto, solo un Padre così amorevole avrebbe mandato il Suo unico Figlio a morire per noi.

Che gioia poter affermare che ai piedi della croce risiede la soluzione a tutti i nostri problemi! In quel Gesù che caricò su di sé non solo i nostri peccati ma anche le nostre malattie (cfr. Isaia 53:4): due termini che sono sufficienti per riassumere patologie, debolezze, difetti, aspetti caratteriali ma anche tare familiari e tutte le varie questioni legate agli approfondimenti che si possono trovare negli articoli sull’ansia!

Esiste una risposta generale, unica, un modo per superare l’ansia? Esiste. E si raccoglie in una sola parola. In un solo, meraviglioso nome. Il nome di Gesù. Nei momenti difficili basta invocare “Gesù aiutami” ed Egli è pronto a soccorrerci. Dio non promette necessariamente una vita priva di difficoltà ma dà la garanzia che anche in queste saprà fornire pace e serenità.

Se Gesù ha esortato gli uomini ad avere fiducia e non essere ansiosi significa che Egli è perfettamente in grado di equipaggiarli, dare loro le forze di non scoraggiarsi anche quando le cose vanno molto male e superare l’ansia con la fede.

 

Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”. (Filippesi 4:6-7).

 

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