Torniamo a parlare dell’amore di Dio su questo blog dopo circa un annetto. Riprendiamo il filo da dove l’avevamo lasciato, soffermandoci sull’immensità di tale amore, e poi consideriamo un aspetto ad esso direttamente collegato: amare il prossimo.
L’amore di Dio
Dio ci ama, e questo “ci” comprende chiunque stia leggendo questo articolo. Non è la considerazione egoistica e autocelebrativa di una piccola cerchia di credenti, di una setta, o dei membri selezionati di un prestigioso club. È la Meravigliosa verità rivelata nella Bibbia, è il cuore del cristianesimo, un messaggio rivolto a tutti gli uomini.
Non solo Dio ama, ma è Egli stesso amore, e non potrà mai rinnegare se stesso (cfr. 2 Timoteo 2:13), e non potrà dunque mai smettere di amare. L’amore di Dio per il mondo è stato tale che Egli gli ha dato Suo Figlio , il quale si è caricato sulle spalle il peso dei peccati dell’umanità morendo sulla croce. Dio sa essere presente nella vita di chiunque si affidi a Lui così come fa un padre amorevole: in maniera attenta, costante, vigile. Il Suo amore è smisurato, non ha confini, e non teme ostacoli. Al capitolo 31 del libro del profeta Geremia è scritto: “io ti amo di un amore eterno”. Ancora, In Isaia 54:10 leggiamo: “Anche se i monti si allontanassero e i colli fossero rimossi, l’amore mio non si allontanerà da te” e sono solo alcuni esempi tra decine di bellissime dichiarazioni d’amore di Dio all’uomo sparse nella Bibbia.
Amare gli altri
Quanto è bello e confortante sentir parlare dell’amore di Dio! Quanto, invece, spesso, pare difficile da digerire l’idea di amare come Dio ci ama! Eppure è proprio ciò che Egli ci chiede: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri “(Giovanni 13:35).
Tanta letteratura parla di amore come motore del mondo ma un amore senza Dio, un amore che non viene da Dio è incompleto perché da soli non siamo in grado di amare appieno, la nostra natura non ce lo permette. L’amore vero, è il riflesso di Dio negli uomini ed è un sentimento genuino, non astratto, o egoistico.
L’apostolo Paolo scriveva, nel versetto 9 del capitolo 13 dell’epistola ai Romani, “il «non commettere adulterio», «non uccidere», «non rubare», «non concupire» e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso»”. Dio ci ha dato la chiave per vivere bene tra gli uomini ed essa è l’amore.
Amiamoci come Dio ci ama
Bisogna “amare” come Dio ci ama, abbiamo detto. Ma ribadiamo il concetto sostituendo l’infinito con un imperativo, e aggiungiamo un “ci” finale che rende le cose un po’ più complicate, che sembra restringere il campo, e riferirsi al nostro prossimo immediato, a quello che ruota letteralmente, fisicamente, attorno a noi: amiamoci. È molto facile affermare di amare il genere umano in generale, gli africani, gli australiani, gli eschimesi. Ma quando si tratta del nostro vicino dispettoso, di quell’irritabile compagno di classe, di quel membro di chiesa tanto antipatico allora diventa più complicato riflettere l’amore divino, combattere contro la nostra natura. L’invito di Cristo all’amore si trova in quei casi davanti a un posto di blocco fatto di “sì però”. È un sollievo pensare che quando Gesù concludeva il Suo ministero terreno, morto in maniera apparentemente insensata (perché in realtà compiva il piano di Dio per l’umanità) mise da parte i “però” e amò senza riserve, fino a dire “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34).
Amare chi ci circonda non è un dovere natalizio ma un comandamento che Dio ci dà, e per tutto l’anno! Come fare ad amare così? La fonte è Dio, Dio è amore! Permettiamo all’ amore di Dio di muoversi in noi, ubbidiamo alla Sua voce, alla Sua Parola facendola nostra, ascoltiamo il Suo invito, cambierà la nostra vita di ogni giorno. Se sei alla ricerca di un amore profondo ti invitiamo a ricercare e provare l’amore di Dio. E quando l’avrai trovato quello stesso amore, con l’aiuto dello Spirito Santo, saprà quotidianamente aiutarti, sostenerti, equipaggiarti ad amare gli altri come Dio ha amato te.