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I miracoli di Gesù

Il ministerio terreno di Gesù fu caratterizzato da bellissimi discorsi, da frasi che siamo soliti citare ancora oggi – e chi è senza peccato scagli la prima pietra – ma anche da tantissimi segni miracolosi che nessuno aveva mai visto prima. I miracoli di Gesù convinsero tanta gente a seguirlo e altrettanta a odiarlo, dimostrarono in maniera pratica che Egli non era un uomo come tutti gli altri.

Una vita di miracoli

Per quanto il Figlio di Dio decise di diventare uomo e vivere in mezzo agli uomini provandone le medesime passioni e conducendo uno stile di vita molto semplice, la sua vita terrena fu comunque, e per molti aspetti, fuori dal comune. Al di là dei vari miracoli che avremo modo di elencare più avanti, è già parecchio insolito venire al mondo mentre nel cielo appare un coro di angeli che canta, oppure una stella, che indica dove ti trovi. Nessuno ha ricevuto il battesimo mentre una voce di approvazione nei suoi confronti tuonava dall’alto, nessuno ha esalato l’ultimo respiro mentre un terremoto spalancava le tombe e ne uscivano i morti o la cortina di un tempio si squarciava, e dall’alto verso il basso. Nessuno è asceso al cielo. La vita di Gesù fu una vita straordinaria. Una vita fatta di momenti eclatanti, segni palesi della Sua gloria e anche di un’infinità di gesti miracolosi quotidiani che confermavano tale gloria e che procuravano del bene agli altri.

I miracoli di Gesù sono descritti nei Vangeli. Lo stile dei Vangeli, come del resto quello di tutta la Bibbia, è molto rapido, poco romanzato, asciutto. Gli episodi narrati non contengono abbondanza di particolari e talvolta presentano piccole incongruenze, o presunte tali. Spesso essi descrivono infatti lo stesso miracolo ma da punti di vista differenti, e con dettagli e sfumature differenti. È naturale che lo stesso fatto, riportato da più persone, assuma varie connotazioni: si possono omettere dei dettagli, fornire versioni simili ma non identiche. Le storie del vangelo, le gesta che Gesù compì furono viste da decine, talvolta centinaia di persone, dunque confermate da numerosi testimoni. Le differenti narrazioni non sminuiscono il loro valore ma ne aumentano la veridicità.

Gesù fece miracoli a gente povera e ricca, a uomini e donne, adulti e bambini. Fece del bene a delle vedove, a mendicanti, a centurioni o capi della sinagoga. Agì per amici di famiglia ma anche per un’immensa folla di estranei, compì guarigioni singole e collettive, come quando risanò dieci lebbrosi in una volta.

Il primo miracolo di Gesù

Il primo miracolo Gesù lo compie a Cana, durante un banchetto di nozze al quale era stato invitato – possiamo leggerlo nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 2-. Era, Cana, una cittadina non molto nota. Gesù inizia così il Suo ministerio, e lo continuerà su questa impronta, in maniera dimessa. Nonostante gli eventi clamorosi che accompagnarono alcune fasi della Sua vita – ne abbiamo parlato – durante i Suoi tre anni di ministerio Gesù preferì non comportarsi da personaggio famoso, anche quando progressivamente lo divenne. Non amava fare molto rumore, e quando la sua fama divenne dilagante e il gruppetto di gente che lo seguiva cominciò a diventare una folla, Egli si ritagliava spesso dei momenti di tranquillità, appartandosi, o diceva ai miracolati di non raccontare quello che aveva fatto.

Già a Cana tutto avviene in maniera semplice. Gesù non urla, non si sbraccia, non si dimena come un prestigiatore. Egli agisce con estrema tranquillità ma con sicurezza e disinvoltura: ha piena consapevolezza di sé e procede spedito sin da questo primo miracolo.

Nel bel mezzo del banchetto nuziale, che durava parecchi giorni, finisce il vino. Una situazione di enorme imbarazzo per quei tempi, e comprensibile anche adesso. Ma Maria, la madre di Gesù, suggerisce di rivolgersi a Lui, che ordina ai servitori di riempire alcune brocche di acqua, che poi si tramuta in vino. Non solo: si tratta di un vino buono, buonissimo, di gran lunga migliore del precedente, perché tutto ciò che Dio fa è buono (cfr. prima epistola di Paolo a Timoteo, 4:4).

Ovviamente Gesù non aveva bisogno dell’acqua per creare il vino, poteva anche farlo dal nulla, ma talvolta, prima di agire, Egli richiede ubbidienza. È scritto che dopo questo fatto “i suoi discepoli credettero in lui “(Giovanni 2:11): il primo miracolo servì dunque anche per dare modo al Maestro di iniziare a farsi conoscere dal quel novello gruppetto di persone di cui si era circondato e che avrebbe dovuto seguirlo per qualche anno.

L’episodio delle nozze di Cana è citato molto spesso nei sermoni per i matrimoni. “Beati quegli sposi che invitano Gesù alle nozze”, si è soliti sentire in queste occasioni. È vero, ma beati soprattutto coloro che Gli permettono di essere presente in ogni aspetto della loro vita! Ancora oggi, quando ci capita di affrontare piccole e grandi situazioni della vita familiare e sociale, è possibile chiedere a Gesù di venirci in aiuto. Egli interviene, e a volte in modo miracoloso.

I miracoli di Gesù

Quando si pensa ai miracoli di Gesù vengono in mente prima di tutto le guarigioni. Gesù guarì ciechi, storpi, lebbrosi. Guarì un uomo con la mano secca, una donna che era curva, un’altra donna che aveva emorragie da tanti anni. Guarì la suocera di un Suo discepolo che aveva la febbre e che immediatamente si alzò dal letto e si mise a fare faccende domestiche. A volte si mosse in modi quasi bizzarri, come quando guarì un cieco sputando per terra e impastando la sua saliva con del fango, per poi posargliela sugli occhi. Altre volte fece miracoli a distanza, altre volte ancora la gente fu guarita all’istante toccandogli la veste.

Egli, però, non agì soltanto come un miracoloso dottore. Gesù sfidò forze soprannaturali liberando gente che era posseduta dal demonio. Gesù vinse la morte resuscitando il Suo amico Lazzaro, la figlia di un capo della sinagoga e il figlio di una vedova.

Gesù dimostrò di avere potestà sugli oggetti inanimati, o sui vegetali, sulle forze atmosferiche o le leggi di natura: moltiplicò pani e pesci, fece seccare un fico con una sola parola, permise una pesca molto abbondante, sgridò il vento e il mare e questi si calmarono, camminò sull’acqua.

In alcune occasioni dimostrò di avere conoscenza soprannaturale, come quando incontrò Natanaele e gli disse “io ti ho visto quando eri sotto il fico” (Giovanni 1:48) – e lui stava da tutt’altra parte – o quando rivelò a una donna incontrata per la prima volta di conoscere tutta la sua situazione sentimentale.

Ci furono volte in cui fece opere miracolose di sabato, facendo stizzire i farisei e dimostrando di essere venuto per sfatare usi, formalismi.

Più Egli operava più la folla che lo seguiva si ingrandiva. Alcuni Gli andavano dietro soltanto per le Sue opere, per avere tornaconto personale – come dopo la moltiplicazione del pane, e lo affermò Egli stesso (cfr. Giovanni 6:26) -. Tanti altri però andarono oltre, credettero in Lui, lo riconobbero come Figlio di Dio.

Nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 21, versetto 25, è scritto: “Ora vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero”. Una bellissima sintesi! Un’esagerazione, forse, ma è probabile che l’autore più che riferirsi al numero dei fatti voglia mettere enfasi sulla loro portata, sull’impatto che ebbero sulla gente e sulla storia del mondo.

Miracoli ancora oggi

I miracoli che Gesù compì durante il Suo soggiorno terreno non sono soltanto delle belle storie da relegare a un tempo ormai andato, da raccontare ai bambini come favole. Sono esempi di ciò che Egli è ancora in grado di fare. Gesù è vivente e compie miracoli anche ai giorni nostri. Sono numerose le testimonianze di persone che in momenti di difficoltà si sono rivolte a Lui e hanno assistito a eventi soprannaturali, fuori dalla logica comune, o contrarie alle regole della medicina.

Così come può guarire il corpo Gesù può sanare le ferite del cuore, e dell’anima. I Vangeli raccontano storie come quella di una prostituta, che si gettò ai Suoi piedi piangendo, sentendosi una peccatrice, la storia di Zaccheo, che aveva frodato tanta gente ma dopo l’incontro con Cristo decise di cambiar vita e restituire il quadruplo di ciò che aveva preso abusivamente o la storia del ladrone appeso alla croce, che si pentì dei propri peccati e ottenne vita eterna poco prima di morire. Sono alcune delle testimonianze di ciò che Gesù ha il potere di fare nel cuore dell’uomo. Egli stesso affermò che il motivo principale per cui era venuto sulla terra era proprio questo, portare salvezza a tutti gli uomini: “Il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito” (Luca 19:10) e ciò non significa che solo i reietti della società hanno bisogno di redenzione, o chi ha compiuto errori lampanti, ma tutti gli uomini perché “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (epistola di Paolo ai Romani, 3:23). La morte di Gesù sulla croce fu il Suo miracolo più grande: Egli regalò a tutti gli uomini la possibilità di avere vita eterna credendo in Lui. La salvezza è a tua disposizione: ti basta solo afferrarla!

Ti invitiamo a ritrovare le storie menzionate di questi e altri miracoli non citati per brevità, accostandoti alla lettura dei Vangeli. A questo link potete trovare la Sacra Bibbia online.

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